La mia nuvola personale
Ho sempre desiderato poter sfruttare la potenza di calcolo del mio pc casalingo ovunque mi trovassi, senza la necessita’ di averlo con me. Con quest’obiettivo, oggi ho messo a punto la mia linux box per poterla utilizzare in remoto tramite tablet/cellulare o qualsiasi altro pc con a disposizione una connessione internet ed un client vnc.
Sostanzialmente ho solo installato un server vnc e ssh, settato il forwarding sul router e creato uno script per avere l’ip del pc sempre a disposizione.
1. Installazione tightvnc (su gentoo linux)
# echo “net-misc/tightvnc server” > /etc/portage/package.use”
# emerge tightvnc
# rc-update add vnc default
2. Configurazione /etc/conf.d/vnc (utente ‘dak’, grandezza schermo ‘800×480’)
DISPLAYS=”dak:1″
VNC_OPTS=”-geometry 800×480″
2.1. Password vnc per l’utente dak
$ vncpasswd
2.2. Script di startup per la sessione ~/.vnc/xstartup (io ho scelto di usare gnome)
#!/bin/sh
xrdb $HOME/.Xresources
gnome-session
3. Avvio server vnc
# /etc/init.d/vnc start
4. Port forwarding delle porte 5901 (vnc) e 22 (ssh) dal router al mio pc.
5. Creazione di uno script per salvare l’indirizzo ip pubblico su file; mettetelo in una posizione raggiungibile dal vostro server cron
#!/usr/bin/python2
import urllib2 as ul2ip = ul2.urlopen(‘http://www.mio-ip.it/’).read().split(‘ <h1>’)[1].split(“<“)[0]
f = open(“/home/dak/Dropbox/ip.txt”,’w’)
f.write(ip)
f.close()
6. Aggiunta dello script nel crontab con frequenza @hourly
7. Ora il mio pc e’ raggiungibile su vnc e ssh tramite l’ip che ogni ora viene scritto nella mia cartella di dropbox.
Per quanto riguarda le prestazioni:
- in locale si hanno delle prestazioni ottimali anche con 4byte di colore
- con connessione remota tramite wifi, 256 colori permettono una buona frequenza di refresh
- con connessione remota tramite 3g vodafone, lagga pure in bianco e nero, meglio lasciar stare